Spot EurUsd: 1.1005
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.0809, 1.0787, 1.0709) Resistenze (1.1375, 1.1435, 1,1473)
Strategia: Long EurUsd
Stop loss: 1.0809
Take profit: 1.1375
E finalmente arrivò la settimana della Bce. Mario Draghi dovrà dimostrare ai mercati di essere ancora in grado di guidare la politica monetaria e valutaria senza farsi guidare e condizionare dai mercati. Il rischio è ancora una volta una soluzione di ripiego tra le volontà tedesche di farla finita con il QE e chi invece vorrebbe misure più aggressive per allontanare la deflazione. Il punto è proprio, i risultati di questo primo anno di politica espansiva sono stati deprimenti. L’Euro non si è indebolito e l’inflazione non è tornata. I dubbi sull’efficacia rimangono tutti e queste perplessità sono riflesse in un mercato che non prende una direzionalità precisa e che appare molto ambiguo dal punto di vista tecnico come vedremo nel paragrafo seguente. Comincia comunque il mese delle Banche Centrali, un marzo che dopo la Bce vedrà all’opera anche Federal Reserve e Bank of Japan e vedremo se usciremo con le idee un po’ più chiare.
Peccato che il mercato non ci abbia permesso di andare a prendere il take profit di 1.0809 fermandosi pochi pips sopra, ma il money management ancora una volta ha confermato la sua importanza. Adeguando lo stop al livello di ingresso le perdite dello short EurUsd sono state nulle. Tecnicamente comunque rimaniamo all’interno di una fase confusa ed incerta ed ancora di trading range. La rottura della trend line rialzista in essere da dicembre 2015 si è rivelata per il momento falsa con il rientro al di sopra della linea stessa. Il mercato cercherà di vedere cosa deciderà la Bce ma è altrettanto evidente come la linea di supporto di 1.08 è veramente forte e va per il momento presa come zona di chiusura delle posizioni short.
Grafico 1 – L’area di 1.08 si conferma ancora una volta un forte supporto.
Un altro punto di osservazione privilegiato per capire che la situazione è molto incerta è l’indicatore Adx. Questa misura particolare della forza del trend sopra 30 mostra tendenza bullish o bearish in accelerazione mentre sotto 15 una fase di potenziale fase di boost della volatilità. Le barre verticali mostrano proprio quest’ultima casistica. Gli ultimi casi risalgono a settembre mentre da allora l’Adx si è solo avvicinato a 15 senza mai scendere sotto questo livello, favorendo poi in seguito una direzionalità del mercato. Allo stato attuale (siamo ancora sopra 20) attendiamo ancora una fase di stanca prima di entrare in una zona di potenziale boost di volatilità per EurUsd.
Considerando la risposta del mercato ai supporti di 1.08 rientriamo quindi long fissando uno stretto stop loss sul supporto critico tenendo in dovuto conto dell’effetto BCE che si potrebbe registrare a partire dal pomeriggio di giovedì 10.
Grafico 2 – L’ADX a 14 periodi rappresenta un buon indicatore per capire la forza del trend ma anche per comprendere quanto è vicino l’aumento della volatilità su EurUsd.