Spot EurUsd: 1.1150

Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.1043, 1.0951, 1.0820) Resistenze (1.1278, 1.1365, 1.1435)

Strategia: Short 1.1240

Stop: 1.1380

Take profit: 1.0950

Flash Crash e Disoccupazione

La vicende del flash crash che ha colpito la Sterlina tra giovedì e venerdì ha rubato la scena agli importanti dati macro americani sulla disoccupazione. Effettivamente non ci sono state sorprese clamorose con il tasso di senza lavoro leggermente salito al 5% e i salari non agricoli che sono saliti di 156 mila unità, di poco sotto le attese. La salita dei rendimenti a stelle e strisce su tutti i tratti di curva (il 2 anni a 0.85%. il 10 anni sopra 1.75%) conferma come molto probabilmente a dicembre la stretta monetaria ci sarà aumentando esattamente un anno dopo i tassi di interesse. Questo ha permesso al Dollaro di posizionarsi su un livello tecnicamente delicato, come vedremo nella consueta sezione successiva dedicata all’analisi tecnica. Prima di questo però bisogna anche citare i rumors (poi smentiti dai verbali dell’ultimo meeting BCE e dallo stesso Draghi) che vorrebbero pronto un piano di tapering per ridurre gradualmente l’ammontare di titoli mensilmente riacquistati da Draghi e soci. Immediata la reazione dei tassi europei saliti anche sopra la linea dello zero di rendimento sui Bund a 10 anni. La realtà è che sono sempre meno i titoli di stato in circolazione riacquistabili da Francoforte e quindi, o si decide di variare il peso per stato che BCE può acquistare, oppure si deve deviare su altri strumenti. Escludendo queste scelte il tapering appare una scelta obbligata.

Quella Strana Divergenza con i Tassi di Interesse

Indicavamo i supporti toccati venerdì come cruciali. Non ci vuole molto a capire il perché osservando il grafico di EurUsd a partire da dicembre 2015 in avanti. Colpiti i supporti legati ai minimi crescenti degli ultimi 10 mesi, ora serve uno sforzo ulteriore da parte del biglietto verde per tentare l’assalto a 1.08. Se così non sarà nei prossimi giorni proseguirà il trading range con baricentro 1.12 ed area cruciale di resistenza compresa tra 1.14 e 1.15.

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Grafico 1 – l’ennesimo assalto fallito sui supporti del bull market in essere da dicembre.

Certamente stride con l’andamento attuale del cambio con quello che è il comportamento dello spread tra tassi swap europei ed americani. Questo differenziale di tasso tende infatti a muoversi in sintonia con EurUsd ma da qualche settimana non è più così. Come si vede dal grafico che riportiamo sotto, mentre i tassi europei continuano a perdere terreno verso quelli americani con attualmente 130 punti base di scarto, EurUsd si è mosso nella direzione opposta salendo verso l’alto. Chi sta raccontando una bugia? I tassi europei ed americani sono destinati a riavvicinarsi oppure è EurUsd che deve scendere per riallinearsi alle vecchie correlazioni. Staremo a vedere nelle prossime settimane, ma alla luce di questa divergenza al momento rimaniamo aperti con la posizione short EurUsd.

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Grafico 2 – una divergenza tra tassi ed EurUsd da non sottovalutare