Spot EurUsd: 1.0880
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.0710,1.0521, 1.0460) Resistenze (1.1059, 1,1150, 1,1285)
Strategia: Short EurUsd
Stop loss: 1.1056
Take profit: 1.0500
Monta l’attesa degli operatori per capire come si muoveranno le banche centrali americana ed europea nella seconda parte di gennaio. Evidente che il clima non è dei migliori. La delusione per il mancato allargamento del QE in termini quantitativi da parte della BCE, sommata al rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve, sembra aver creato un corto circuito di liquidità sfociato nel pesante calo azionario di inizio 2016, la peggior striscia negativa per Wall Street da oltre 100 anni. La Cina continua a rappresentare una seria minaccia per mercati finanziari che vedono sbriciolarsi ogni giorno che passa le quotazioni di molte materie prime, in primis il petrolio.
A questo punto sarà interessante capire come i mercati si muoveranno sulle attese e poi sulle notizie arriveranno da Washington e Francoforte. Le date del 21 gennaio (meeting BCE) e del 28 gennaio (FOMC) saranno decisive per almeno la prima parte dell’anno e questo sembra preludere a volatilità intensa fino ad allora. La settimana corrente è sostanzialmente priva di dati di rilievo ed avvalora l’idea di movimenti erratici senza direzionalità.
Dal punto di vista tecnico EurUsd come previsto è andato a colpire il nostro stop loss fortunatamente adeguato al livello di ingresso permettendoci così di evitare perdite. La rottura di 1.08 si è rivelata falsa e questo segnale conferma la grande incertezza. I due grafici successivi ci mostrano certamente l’importanza di 1.10 come barriera oltre la quale gli scenari potrebbero cambiare.
Il primo grafico è basato sulle Ichimoku cloud e rende perfettamente l’idea come i ripetuti test della “nuvola” da parte del cambio si sono rivelati inefficaci finora. Uno sfondamento verso l’alto sarebbe perciò da interpretare in modo estremamente bullish con gli obiettivi che a quel punto dovrebbe spostarsi verso la zona di 1.12/1.15.
Grafico 1 – La resistenza di 1.10 per il momento contiene ogni velleità rialzista di EurUsd.
La conferma di questo scenario arriva anche dal secondo grafico. L’affidabile media mobile a 1 anno (assieme a quella a 200 giorni) passa proprio dalle parti di 1.10/1.12 ed un movimento al di sopra di questo livello preluderebbe un cambio di scenario da non trascurare in ottica di medio periodo che metterebbe inevitabilmente sotto pressione Draghi e la BCE. Per questo motivo, pur in un clima estremamente incerto, torniamo short su EurUsd con stop loss posizionato a 1.1060.
Grafico 2 – le medie mobili a 1 anno e a 200 giorni dovrebbero impedire all’Euro di salire verso i massimi dell’estate 2015.