Spot EurUsd: 1.0700
Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.0490, 1.0450, 1.0340) Resistenze (1.0798, 1.0820, 1.0905)
Strategia: Long a 1.0590
Stop loss: 1.0590
Take profit: 1.0800
* Manteniamo aperta la posizione long adeguando lo stop loss al livello di ingresso
Ancora una volta ci pensa Trump a muovere i mercati valutari. L’intervista al Wall Street Journal del magnate ora Presidente americano, ha messo nuovamente in evidenza come il Dollaro troppo forte non è gradito alla Casa Bianca. Già a metà gennaio il Ministro del Tesoro aveva espresso scarso gradimento per l’andamento del biglietto verde, ma ora che anche Trump ha risollevato la questione, per EurUsd le difficoltà di superare lo scoglio di 1.05 si fanno più consistenti. Immediata la reazione del mercato obbligazionario con la curva dei rendimenti americana 10-2 anni scese vicina ai 100 punti base ed il rendimento a 10 anni al 2.2%. Considerando che il Bund tedesco è anch’esso sceso sotto lo 0.20%, lo spread tra Usa e Germania si mantiene superiore ai 200 punti base impedendo così alla moneta unica europea di proseguire nel movimento bullish di un paio di settimane orsono.
Intanto si avvicinano le elezioni francesi e proprio questo evento, che sta vedendo grande equilibrio nei sondaggi, potrebbe rappresentare un elemento in grado di zavorrare l’Euro per la settimana corrente. Qualora le elezioni (ed i ballottaggi successivi) dovessero rimuovere alcuni elementi di incertezza, crediamo che per EurUsd le porte verso l’alto potrebbero spalancarsi. Rimanendo però ancorati all’andamento di breve termine siamo soddisfatti dell’ingresso long della settimana scorsa e, pur tecnicamente credendo che possano esserci possibilità di allungo ulteriore, ribadiamo l’importanza dello stop loss adeguandolo al livello di ingresso.
Come si vede dal grafico giornaliero lo stocastico che ci aveva opportunamente consigliato di entrare lato short, permane su livelli bassi e tali da far pensare ad un rimbalzo verso le arcinote resistenze. La media mobile a 200 giorni di 1.0850 rappresenta per il momento la massima ambizione ed uno sfondamento verso il basso (quindi sotto 1.0570) ci coglierebbe di sorpresa.
Grafico 1 – gli oscillatori sembrano confermare la possibilità di un rimbalzo per EurUsd.
Perché non siamo smaccatamente bullish o bearish su EurUsd? Oltre alla ovvia risposta legata ad un trading range che va avanti da tempo, anche l’aspetto grafico ha il suo peso. Il Dollar Index meglio di chiunque altro esprime questo concetto. Se osserviamo il grafico di medio periodo quella in corso è una tipica figura triangolare che dovrebbe preludere ad un proseguimento del trend. La parte bassa è presidiata dalla media mobile a 200 giorni di 99.00 e fino a quando reggerà nessun segnale negativo sul Dollaro potrà emergere. Nello stesso tempo si scorge all’orizzonte una figura di testa e spalla ribassista in via di formazione. La neck line è sempre in transito a 99 ed ovviamente in caso di rottura verso il basso lo scenario per il biglietto verde diventerebbe bearish. Grande equilibrio e grande incertezza richiedono trading ad alto contenuto di money management, quindi stop loss e take profit rigorosi.
Grafico 2 – Dollar Index, continuazione del trend o testa e spalla ribassista?