Spot EurUsd: 1.0670
Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.0600, 1.0490, 1.0450) Resistenze (1.0820, 1.0872, 1.0905)
Strategia: Short a 1.0860
Stop loss: 1.0860
Take profit: 1.0600
* Rimane in essere il trade short, ma adeguiamo lo stop loss al livello di ingresso di 1.0860.
Confusione sui mercati valutari ed obbligazionari, questa è forse la parola giusta per definire i continui falsi segnali che si stanno ormai sommando da settimane. Per fortuna non siamo stati ingannati nella più classica trappola per tori su EurUsd girando opportunamente la nostra posizione long in short, ma di questo ne parleremo nella sezione dedicata all’analisi tecnica.
Gli stop che sta subendo Trump nelle sue decisioni politiche stanno progressivamente sgonfiando alcuni dei Trump Trade partiti da novembre in avanti. Ad esempio sui tassi il decennale statunitense è rientrato sotto il 2.50%, allontanandosi da quella soglia critica del 2.60% considerata dagli analisti come una sorta di linea di demarcazione per i prossimi anni. Altro Trump trade definitivamente accantonato è quello sul Peso messicano. Dall’insediamento di Trump alla Casa Bianca la divisa messicana è solo salita riportando il cambio UsdMxn ai livelli pre elettorali. Anche in Europa però abbiamo vissuto una settimana di ridimensionamento di attese seguita alla richiesta ufficiale da parte della Gran Bretagna dell’applicazione dell’art. 50 che prevede l’uscita dall’Unione Europea dando seguito alla Brexit. I mercati si aspettavano la scorsa ottava probabilità superiori al 50% di rialzo dei tassi da parte della BCE entro la fine del 2017, ora queste probabilità sono scese al 30%. Immediati gli acquisti sui bond governativi europei con nuovo schiacciamento dei tassi. A favorire l’allungo del Dollaro sull’Euro la risalita dello spread Usa-Germania sopra i 200 punti base. La prima settimana di aprile potrà fornirci però risposte importanti a partire dal dato sulla disoccupazione americana, solito fornitore di volatilità sul Forex.
Tecnicamente è scattata una trappola per tori su EurUsd nella passata settimana. L’impostazione raggiunta dagli oscillatori combinata alle barriere di resistenza di area 1.08/1.09 ci ha reso scettici sul buon esito della figura di testa e spalla la quale, alla violazione di 1.0825, avrebbe decretato un allungo potenziale dell’Euro fino a 1.12/1.13. Abbiamo così scommesso sul mantenimento del trading range andando short con premura di fissare uno stop ravvicinato. Questo buon esercizio di money management ha evitato danni ed anzi ora ci permette di guardare da una posizione privilegiata il trade. Adeguiamo lo stop al livello di ingresso per evitare di perdere denaro. Osservando gli oscillatori la sensazione è che si andrà a colpire la fascia di supporto 1.058/1.06 e per questo manteniamo il nostro target di take profit. Sotto 1.0495 (la potenziale spalla destra della figura) scenario completamente ribaltato e probabilmente parità EurUsd da mettere in preventivo nei prossimi mesi.
Grafico 1 – gli oscillatori anticipano debolezza di EurUsd.
Diamo uno sguardo anche al Dollar Index per completare l’analisi e le risposte sono analoghe. La media mobile a 200 giorni di 99.25 ha fatto il suo lavoro rilanciando l’azione del Dollaro. Di fatto anche in questo caso evitata l’inversione di tendenza ed ora si guarda a 101.90 quale limite superiore. Andare oltre sarebbe estremamente bullish per il biglietto verde.
Grafico 2 – il Dollar Index conferma che lo scenario di breve è tornato bullish per il biglietto verde.