Spot EurUsd: 1.1205
Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.1170,1.1020,1.0933) Resistenze (1.1320, 1.1410, 1.1615)
Strategia: Entriamo short a 1.1300
Stop loss: 1.1410
Take profit: 1.1080
Le divergenze che si stanno creando tra prezzi ed oscillatori indicano come il lato short può essere quello più indicato per il trade. Il prossimo test di 1.13 farebbe scattare il trade short su EurUsd
Nulla di nuovo dalla BCE se non una revisione al ribasso delle aspettative di inflazione di Eurolandia per il 2017 (1,5%) e il 2018 (1,3%). Nessuna discussione sul tapering tra i membri del board, almeno questo ha chiarito Draghi. Con i prezzi del petrolio delle ultime settimane in caduta non è difficile capire come il Presidente BCE tema fortemente un ritorno di fiamma di quella deflazione che a colpi di QE è stata allontanata dalla zona Euro. Adesso si guarda alla Fed ed al suo rialzo dei tassi che avverrà in un momento di economia non certamente spumeggiante (vedi recente delusione dati disoccupazione) come confermato da una curva dei rendimenti in appiattimento. Al momento il mercato non sembra preoccuparsi granchè delle tensioni medio orientali (Qatar e Iran), così come la vicenda nord coreana sembra ancora confinata ad una fase di pre allerta. Rimane comunque sullo sfondo uno scenario critico con prezzi delle materie prime in costante calo che potrebbero riaccendere qualche preoccupazione sui paesi emergenti più esposti ai prezzi delle commodities.
Stavamo attendendo delle divergenze tra prezzi ed oscillatori e sembra proprio che gli indizi per giustificare una strategia short stanno maturando. L’Adx è un tipico misuratore di forza del trend. Sopra 30 la forza è in accelerazione, ma quando a fronte di prezzi crescenti l’Adx non si migliora meglio alzare la guardia. Pur rimanendo sopra il valore di 30 il grafico ci mostra chiaramente come al picco del 2 giugno di 1.1323 non ha corrisposto un valore di indicatore più alto. Proprio a 1.1323 è stato centrato in pieno l’obiettivo del testa e spalla rialzista che da dicembre a marzo ha accompagnato il cambio.
Non è improbabile assistere ad una spinta verso l’alto finale da parte di EurUsd in una configurazione nota che solitamente assume le forme della diagonale finale. Questo non esclude un nuovo tentativo di allungo sopra 1.13, ma un movimento sotto l’importante media mobile a 20 giorni di 1.117 comincia adesso ad essere probabile nella settimana che ci porterà alla Fed.
Grafico 1 – prime divergenze tra prezzo e Adx.
Le stesse conclusioni le troviamo analizzando l’Rsi. Ipercomprato di EurUsd raggiunto a livello anche a livello settimanale, con chiare divergenze a livello giornaliero. Difficile pensare che l’Euro possa avere la benzina per superare la parte alta del trading (1.14/1.16) e quindi, per l’ennesima volta, potremmo assistere ad un ritorno verso la parte centrale di questa ampia fase laterale. Area 1.09/1.10 appare un buon punto di equilibrio.
Grafico 2 – per EurUsd ipercomprato Rsi a livello settimanale.