Spot EurUsd: 1.0890
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.0809,1.0777, 1.0709) Resistenze (1.0967, 1.0984, 1.1059)
Strategia: Short EurUsd
Stop loss: 1.1056
Take profit: 1.0500
Questa crediamo sia la domanda principale che sta attanagliando gli investitori. Da una parte la Fed ha ribadito la settimana scorsa la volontà di alzare i tassi ancora nel corso del 2016 seppur con gradualità. Dalla sponda opposta ci sono però utili aziendali in contrazione e dati macroeconomici che mostrano un rallentamento nei tassi di crescita. In alcuni casi (produzione industriale e ordini di beni durevoli) si registrano già variazioni percentuali negative. Il resto del mondo sembra invece aver già preso atto che sono necessarie ulteriori misure espansive. La Bank of Japan ha portato a tasso negativo il costo ufficiale del denaro e la BCE ha di fatto promesso che a marzo potrebbe spingere ancora più sull’acceleratore del Quantitative Easing. Situazione quindi di incertezza assoluta che si riflette in un andamento non direzionale da parte di EurUsd che, come vedremo di seguito, continua a muoversi all’interno di un trading range da diversi mesi. L’uscita da questo canale orizzontale probabilmente sancirà anche una maggiore chiarezza sulle prospettive dell’economia mondiale, nel bene o nel male.
Il primo grafico mostra in tutta la sua chiarezza come si sta muovendo ormai da un anno il rapporto di cambio EurUsd. Stiamo parlando di 10 figure di range che vede 1.15 come parete superiore e 1.05 come parete orizzontale. EurUsd si muove in modo piuttosto regolare passando dall’alto verso il basso e viceversa con una regolarità che esprime nient’altro che incertezza. Il quesito che si pongono tutti gli investitori è se quella in corso è una fase di accumulazione (quella che si registra alla fine di un ribasso) o di distribuzione (quindi preparatoria ad una nuova ondata ribassista). Ovviamente non possiamo sapere quale sarà la direzione futura, ma abbiamo la fortuna di conoscere i livelli oltre i quali lo scenario cambierà.
Grafico 1 – Rettangolo annuale in formazione su EurUsd.
Andando a fare uno zoom sullo stesso grafico e restringendo il campo agli ultimi quattro mesi notiamo come la recente salita da 1.05 ha trovato uno stop nel 50% di ritracciamento del precedente ribasso. Il mercato continua comunque a collezionare minimi crescenti e proprio venerdì scorso la trend line rialzista che unisce questi minimi è andata sotto pressione dopo l’ennesimo tentativo fallito di violare 1.10. A questo punto una reazione verso l’alto è doverosa. In caso contrario l’abbattimento definitivo di 1.08 proietterebbe il cambio verso l’area di 1.05. Per il momento preferiamo mantenere in essere il nostro trade short, ma una chiusura sopra la resistenza di 1.1059 creerà la condizione per uno stop and reverse nel trade in corso.
Grafico 2 – la sequenza di minimi crescenti sta andando avanti da dicembre, ma sotto 1.08 tutta la struttura rialzista salterà.