Ed ora che farà Draghi?

Spot EurUsd: 1.0870

Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.0710,1.0521, 1.0460) Resistenze (1.1059, 1,1150, 1,1285)

Strategia: Short EurUsd

Stop loss: 1.1056

Take profit: 1.0500

Tutto nelle mani di super Mario

I movimenti di fortissima volatilità sui mercati azionari e delle materie prime hanno avuto riflessi molto importanti anche sul mercato forex. Tutte le valute oggetto di carry trade hanno subito massicce liquidazioni e la stessa Sterlina ha perso in un mese e mezzo il 10% contro Euro. Proprio la moneta unica europea e lo Yen sono state tra i principali beneficiari di un flight to quality planetario. Il mercato ha interpretato i pessimi dati americani di venerdì come un possibile campanello d’allarme per una Fed che dovrebbe aumentare nuovamente i tassi nel primo semestre 2016. Il ritorno in prossimità di 1.10 rappresenta però una minaccia per la BCE che si riunirà giovedì. Minaccia perché sarebbe una beffa veder vaporizzare tutto il lavoro di svalutazione dell’Euro dell’ultimo anno. Draghi dovrà quindi mettere mani a quelle armi che solo 1 mese fa aveva rimandato ritenendo prematuro il loro utilizzo. Non aumentare la portata del QE adesso rischia di scatenare una reazione negativa da parte di mercati già nervosi i quali potrebbero, come vedremo di seguito, abbattere livelli di resistenza molto importanti. La settimana successiva toccherà alla Federal Reserve e, se solo venisse fatta trapelare una qualche forma di stop nel processo di normalizzazione della politica monetaria, per l’Euro il rialzo sarebbe garantito.

Il Mercato Continua a Battere sulle Resistenze

Niente da fare EurUsd non si stacca da quella soglia di resistenza che potrebbe fare da delicato spartiacque per l’evoluzione di medio periodo. Osservando il primo grafico notiamo immediatamente come si stia preparando una chiara figura di testa e spalla rialzista con neck line posta a 1.0950. In caso di break rialzista l’obiettivo successivo sarebbe 1.1225 ma a quel punto si sarebbero aperte le porte di un rialzo di portata ben più ampia verso 1.14/1.15.

eurusd 2015-01-18

Grafico 1 – Testa e spalla rialzista in via di formazione su EurUsd.

Il secondo grafico ci mostra con chiarezza quanta importante è l’idea che il mercato si sta facendo sui tassi americani, soprattutto quelli a lunga scadenza. In parallelo abbiamo messo EurUsd e rendimento del TNote decennale (su scala inversa). Si nota come ad un ribasso dei tassi decennali corrisponde un rialzo di EurUsd e viceversa. Le tensioni finanziarie delle ultime settimane hanno favorito l’Euro proprio per questo tipo di correlazione. Una improvvisa virata di politica monetaria della Fed spingerebbe il cambio verso l’alto complici anche eccessivi posizionamenti long di Dollari da parte degli hedge fund.

eurusd americani 10 anni 2015-01-18

Grafico 2 – Se i tassi americani a 10 anni scendono EurUsd è destinato a salire.