Spot EurUsd: 1.1180
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1133, 1.1103, 1,1086) Resistenze (1.1317, 1.1400, 1.1459)
Strategia: Short EurUsd
Stop loss: 1.1450
Take profit: 1.1086
Il dato della disoccupazione americana di venerdì ha confermato come anche gli Stati Uniti non sono esenti da un rallentamento economico che dal mondo emergente si sta trasferendo anche in America. La Fed adesso appare in evidente difficoltà anche alla luce di quello che da mesi sta dicendo. Alzare i tassi di interesse in un momento in cui l’economia rallenta appare un controsenso e Miss Yellen dovrà trovare un metodo di comunicazione efficace per spiegare ai mercati la sua decisione, qualunque essa sia. Alzare il costo del denaro appare assurdo, mantenerlo fermo uno smacco alla credibilità della Fed stessa. Non saranno tantissimi i dati che verranno pubblicati la prossima settimana, ma l’appuntamento chiave sarà l’8 ottobre quando verranno pubblicati i verbali dell’ultimo FOMC. Dalle parole pronunciate dagli esponenti Fed forse capiremo qualcosa di più circa l’evoluzione futura della politica monetaria americana di fine 2015.
Ovviamente si guarderà anche alla sponda europea con la BCE che sembra essere sempre più stretta nella morsa di mercati che hanno preso atto di un tasso di inflazione che torna pericolosamente a convergere verso lo zero. Se c’è un momento per ampliare la portata del QE allora forse ci siamo e questo potrebbe rappresentare una zavorra per l’Euro.
A livello grafico lo stallo su EurUsd è evidente. Prendiamo infatti il primo grafico daily. Come si vede chiaramente venerdì i prezzi sono saliti oltre 1.13 prima di ripiegare e chiudere a 1.12. Con questo comportamento di fatto non si sono staccati granché dalla parte centrale del trading range in essere da maggio 2015. Nella stessa giornata però il mini trend bullish in essere da agosto ha subito un doppio smacco.
Prima il tentativo fallito di salire sopra la trend line rialzista che univa i recenti minimi crescenti e poi lo stop contro la trend line ribassista che univa i massimi decrescenti di agosto e settembre. Insomma, in una giornata poco direzionale abbiamo avuto una doppia risposta da parte dei ribassisti i quali ci hanno fatto capire quanto importante potrebbe essere in prospettiva bullish lo sfondamento verso l’alto di 1.13/1.135.
Grafico 1 – Le resistenze di 1.13 hanno fermato la corsa dei rialzisti.
Il secondo grafico ci ripropone lo stesso grafico daily sotto un altro punto di vista e facendoci capire quanto incerta risulta la situazione attuale. In questo caso i rialzisti trovano conforto dalla media mobile a 50 giorni che da agosto supporta in chiusura di giornata il mini rally di EurUsd. Venerdì scorso la chiusura è stata superiore al supporto dinamico e fino a quando non avremo una chiusura inferiore a 1.1103 la tendenza bullish non potrà considerarsi archiviata.
Grafico 2 – La media mobile a 50 giorni supporta il rialzo in essere da agosto.