L’orso si Allontana da EurUsd

Analisi Tecnica EurUsd 10 Settembre 2018

Spot EurUsd: 1.1600
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1525, 1.1290, 1.1120) Resistenze (1.1720, 1.1790,1.1850)
Strategia: Entriamo short a 1.17
Stop loss: 1,1790
Take profit: 1.1520

Con un occhio a curva dei rendimenti americana e paesi emergenti

Situazione di stallo sul cambio EurUsd complice il clima di attesa per i meeting di settembre delle due banche centrali previsti per giovedì 13 con la BCE e per il 26 settembre con il FOMC. Se per quello che riguarda la BCE non ci saranno novità sui tassi e sull’evoluzione del QE (il piano di rientro è già stato definito con l’esaurimento dello stesso a fine anno), eventuali dichiarazioni di Draghi su rischio Italia e gestione del debito finora oggetto degli acquisti BCE potrebbe generare volatilità e speculazione.
La Federal Reserve a fine mese invece è dato per scontato che procederà con una nuova manovra di rialzo del costo del denaro. I 25 punti base che porteranno i tassi di interesse ufficiali al 2% sono già scontati dal mercato (e dal cambio EurUsd), ma anche in questo caso sarà lo statement successivo a dare direzionalità al mercato soprattutto dopo che Powell si è mostrato più colomba del previsto a Jackson Hole. Altro tema sul tavolo Fed è l’inclinazione della curva dei rendimenti. Il differenziale tra 10 e 2 anni americano è di poso superiore ai 20 punti base, tra il 5 e il 10 anni lo spread è di poco superiore ai 10 punti base. Un inasprimento del passo di rialzo dei tassi non accompagnato da aumenti della crescita economica o da un ritocco verso l’alto delle aspettative di inflazione, porterebbe all’inversione della curva dei rendimenti con tutto quelle che ne conseguirebbe anche lato prospettive del mercato azionario. I paesi emergenti sono già in sofferenza con spread in allargamento e valute in caduta libera. L’indice Jpm Emerging Market Currency Index perde da inizio anno oltre il 12% e questa toericamente dovrebbe fornire una nuova spinta deflazionistica al commercio mondiale giustificando così un rallentamento nel passo di rialzo dei tassi americani.

Rimbalzo quasi obbligato per l’Euro

Andando all’analisi tecnica le cinque onde ribassiste partite da 1.25 si sono esaurite e questo dovrebbe agevolare l’avvio di una fase interlocutoria che troverebbe comunque in area 1.1950 un altro importante baluardo tecnico. Qui troviamo la media mobile a 200 giorni, ma anche tutti quei massimi che hanno contribuito a definire la fase di trading range che abbiamo catalogato come onda 4.

EUR/USD  grafico daily
EurUsd (grafico daily) – una bear trap che chiude la prima sequenza ribassista in 5 onde

Volatilità in contrazione su EurUsd significa possibilità di nuova direzionalità nelle prossime settimane quando la stessa volatilità raggiunge livelli che in passato hanno fornito un indizio concreto di questo tipo. Un buon metro di misura sono le Bande di Bollinger che velocemente stanno avvicinandosi tra loro. Con la media mobile a 200 giorni a fare da tappo verso l’alto, i livelli da monitorare con attenzione sono 1.202 e 1.137. Uno spunto sopra o sotto queste resistenze probabilmente fornirebbe il segnale tecnico della nuova direzione di fine anno di EurUsd. Opportuno sarà come sempre in questi casi, adottare le dovute contromisure per non farsi cogliere da quelli che in gergo vengono definiti falsi segnali. Avremo comunque tempo di riparlarne. Ribadiamo il tentativo di entrare short a 1.17.

EUR/USD grafico weekly

EurUsd (grafico weekly) – la volatilità sta scendendo rapidamente

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