Data analisi: 7 Aprile 2015 spot EurUsd: 1.0980
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.0900, 1.0710, 1.0456) Resistenze (1.1053, 1.1210, 1.1530)
Strategia: Stop short and reverse con chiusura sopra 1.1053
Stop loss: 1.1065
Take profit:1.0710
Il mercato del lavoro americano ha gelato venerdì Wall Street con il numero di posti di lavoro creati (126 mila) pari alla metà delle attese chiudendo così una serie di dati usciti a marzo veramente deludenti per gli Stati Uniti. Il dollaro forte, il clima, gli scioperi nei porti, tutti fattori che hanno zavorrato l’economia e che probabilmente contribuiranno a far salire il Pil americano molto meno di quello che ci si attendeva. Ora sulla Federal Reserve comincia ad aleggiare una certa attesa per capire cosa farà con i tassi di interesse. La morsa infatti è micidiale; da una parte il dollaro forte ed il calo delle materie prime agiscono da deflatore riducendo i margini di utile delle multinazionali. Dall’altra parte molto società di grande distribuzione come Wal Mart e McDonald’s aumenteranno i salari risollevando sì l’inflazione, ma comprimendo ulteriormente gli utili aziendali. Alzare i tassi di interesse in questo momento potrebbe rappresentare un cocktail preoccupante. Vedremo, ma intanto chi, come da nostre attese, si riprende è l’Euro. L’eccesso di posizione corte scontava un ottimismo esagerato verso gli Usa che per effetto di una riduzione dei tassi decennali al 1,8% vede contrarsi anche il vantaggio di tasso accumulato nelle settimane scorse indebolendo il biglietto verde tornato a ridosso delle resistenze chiave.
EurUsd torna quindi sul luogo del delitto. Dopo la sparata post Fed del 26 marzo quando si arrivò fino a 1.1053, il cambio ha vissuto qualche seduta di consolidamento prima di ritornare a sfiorare la resistenza. Tecnicamente quello che abbiamo visto dopo il massimo di 1.1053 è stato ritracciamento in tre barre. In pratica dopo il top il mercato ha corretto per tre barre fino a realizzare quella che in gergo si chiama “inside bar”, ovvero una giornata con massimi e minimi compresi nella candela precedente. Giovedì poi la rottura rialzista, confermata venerdì dopo i dati sulla disoccupazione. Siccome la prima ondata 1.0471-1.1053 si è articolata nei grafici intraday in 5 onde, dovremmo aver visto completate onda A e onda B con quella in corso che dovrebbe rappresentare onda C. il target di questo movimento, sfondata definitivamente la resistenza dovrebbe essere 1.13, livello sul quale le due gambe correttive si equivalgono in ampiezza.
Grafico 1 – Superata la media mobile a 20 giorni rimane da superare 1.1053 prima di 1.13.
C’è poi un altro grafico che riteniamo debba essere portato alla vostra attenzione ed è quello basato sulle Bollinger Bands. Da quando è cominciato il bear market a maggio 2014, EurUsd solo a dicembre dell’anno passato toccò la banda superiore senza però superarla in chiusura. Ora ci risiamo e se questo evento tecnico si verificherà saremo di fronte al segnale long che aspettavamo.
Grafico 2 – La upper band non è mai stata violata al rialzo da maggio 2014.