Spot EurUsd: 1.1140
Scala temporale Mensile: Supporti (1.1036, 1.0521, 1.0456) Resistenze (1.1260, 1.1532, 1.2210)
Strategia: Rimanere long di EurUsd
Stop loss: 1.1000
Take profit: 1.1532
Lo stavamo scrivendo da diverse settimane che i margini di rafforzamento per il Dollaro americano erano molto ristretti e che il trading range 1.05/1.10 rappresentava l’ipotesi meno volatile per il cambio EurUsd nelle settimane a venire. Ci hanno pensato però il deludente dato sul Pil del primo trimestre americano (+0,2%) ed a seguire una Federal Reserve ambigua sul fronte dei tassi di interesse per convincere i mercati che con questo dollaro forte l’economia americana rischia di fermarsi. Ecco allora che il rallentamento inaspettato, condito da una Yellen ancora attendista, ha spinto i mercati a vendere dollari favorendo la rottura definitiva della delicata soglia di resistenza di 1.10. Questo fenomeno è stato generalizzato e non solamente concentrato su EurUsd. Il grafico mensile di EurUsd ci mostra come il rapporto di cambio ha formalizzato a fine aprile una figura tecnica nota come engulfing pattern, ovvero una lunga candela nera che ingloba completamente quella rialzista bianca precedente. Di fatto annullato tutto l’effetto Draghi – Qe di marzo.
(Grafico 1 – Formalizzata una figura rialzista mensile per EurUsd nota come bullish engulfing pattern)
A questo punto saranno molto importanti e delicati i dati macroeconomici che usciranno nelle prossime settimane a partire da quello sulla disoccupazione di venerdì 8 maggio. Delusioni su questo fronte aprirebbero le porte a nuova debolezza di dollaro anche perché il mercato comincerebbe a spostare al 2016 il previsto rialzo dei tassi di interesse.
Se la settimana scorsa avevamo indicato nelle bande di Bollinger giornaliere la vera chiave per interpretare i movimenti di breve periodo, questa settimana ci concentriamo sempre sull’analisi delle bande ma su scala settimanale. Dall’avvio del bear market le candele settimanali non sono mai riuscite a valicare la media centrale delle bande e, come nel caso del time frame giornaliero, anche in questo caso una violazione al rialzo cambierebbe lo scenario. Non è un caso infatti che il mercato ha fermato la sua corsa proprio in prossimità di questa resistenza dinamica a 1.1260. Superare questa soglia di resistenza tecnica imprimerebbe una ulteriore accelerazione al rialzo ponendosi come primo obiettivo 1.1532, massimo di febbraio. In quel caso però assisteremmo non solo ad una crepa nel bear market piuttosto importante, ma anche una figura in cui ad un doppio massimo si contrapporrebbe un doppio minimo interno. Solitamente questo è un segnale bullish piuttosto importante e quindi potremmo indicare proprio nel massimo di venerdì il livello tecnico oltre il quale non è consigliabile andare per EurUsd se non si vorrà vedere compromessa una buona fetta del down trend. Il superamento di 1.1532 implicherebbe infatti una salita fino all’area di 1.20/1.22, zona di transito della Upper Band.
(Grafico 2 – La chiusura settimanale sopra la linea intermedia delle Bande di Bollinger anticiperebbe una più consistente debolezza estiva per il dollaro)