Spot EurUsd: 1.1250
Scala temporale Settimanale: Supporti (1.0810, 1.0521, 1.0460) Resistenze (1.1460, 1.1532, 1.1825)
Strategia: Long EurUsd
Stop loss: 1.1050
Take profit: 1.1460
I dati del mercato del lavoro americano con la creazione di 280 mila nuovi posti di lavoro rimescolano le carte per un EurUsd che fino a pochi minuti prima sembrava nuovamente lanciato verso 1.15. La ripresa nelle assunzioni da parte delle corporate Usa abbinate al crescente costo del lavoro (la paga oraria è salita del 2,3% a maggio) hanno innescato la convinzione che il rialzo dei tassi di interesse in America si avvicina. I Treasury decennali sono saliti sopra il 2,40%, il massimo da ottobre 2014, ed il dollaro ha reagito prima con forza riportandosi sotto 1.11 contro Euro e sopra 125 contro Yen, per poi riprendere 1.12 dopo i rumors che vorrebbero un Obama preoccupato della forza attuale del biglietto verde. A pesare sul cambio ancora le aspettative negative dei mercati sulla vicenda greca. I tassi di interesse a 2 anni sono nuovamente schizzati verso l’alto e l’impasse politica appare disarmante. Tsipras non ha rimborsato venerdì la tranche di debito di 300 milioni verso il FMI rimandando a fine mese il pagamento di un una tantum condizionato dall’andamento delle trattative politiche dei prossimi giorni. Appare prevedibile a questo punto un periodo di una ventina di giorni caratterizzato da quella volatilità che lo stesso Draghi ha indicato come probabile dopo il meeting Bce di mercoledì.
EurUsd dal punto di vista tecnico ha seguito le indicazioni fornite la settimana scorsa permettendoci di centrare un buon profit a 1.1187. Il mercato è andato oltre e quindi assecondiamo la direzione con un nuovo long e target 1.1460. Al momento le probabilità più alte di evoluzione futura le attribuiamo all’interessamento della resistenza di 1.15, rocciosa resistenza rappresentata dai massimi di febbraio e maggio, ma soprattutto dalla Upper Band di Bollinger, una resistenza dinamica mai superata da maggio 2014.
Grafico 1 – La parete superiore delle Bande di Bollinger settimanali non è toccata da maggio 2014.
Permane al momento un eccesso di ribasso da parte dell’Euro che deve essere ripianato dal mercato. In questo caso il Roc (tasso di variazione a 12 mesi) è una buona misura per verificare questa situazione. Come si vede dal grafico in passato cali superiori al 10% hanno intercettato dei minimi primari dai quali l’Euro si è risollevato. Lo scenario da noi preferito è quello di un prolungato trading range che potrà arrivare tra 1.15 e 1.20 nelle prossime settimane.
Grafico 2 – Il Roc a 12 mesi ancora eccessivamente negativo suggerisce come improbabile una prova di forza del dollaro adesso.