Spot EurUsd: 1.0760
Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.0521, 1.0460, 0.991) Resistenze (1.0808, 1.1095, 1.1385)
Strategia: Short EurUsd
Stop loss: 1.1095
Take profit: 1.0521
Le parole della Yellen e di Draghi della settimana scorsa hanno offerte ulteriori conferme circa la volontà delle due banche centrali più importanti del mondo di procedere in direzione opposta. Quasi certo il rialzo della Fed a dicembre, quasi certa la variazione in senso espansivo del QE della Bce sempre a dicembre.
Come vedremo successivamente questo comportamento ha avuto dei riflessi dal lato tecnico, ma quello che in questo momento bisogna capire è quale sarà il passo che verrà adottato dalla Yellen in questa nuova fase di rimozione degli stimoli monetari. Presumibilmente sarà un passo molto lento ma crediamo non isolato pena la perdita di credibilità.
I fortissimi dati del mercato del lavoro americano di venerdì (il trigger che aspettava la Yellen) hanno prodotto un innalzamento delle aspettative di mercato con i tassi a 2 anni dei titoli di stato americani arrivati vicino al 1%. Nello stesso tempo però il tutto dovrà essere calibrato anche sulla base di quelle che saranno le scelte della BCE. Draghi ha lasciato intendere che tra le opzioni ci sono il taglio dei tassi sui depositi (già negativi a -0,20%), l’allungamento dei tempi di attuazione del QE o l’aumento della portata dello stesso. Il Presidente BCE ha sempre stupito i mercati e non è escluso lo faccia anche stavolta, ma gli impatti su EurUsd potrebbero risultare decisamente importanti ed inasprire ulteriormente la politica monetaria Fed o rendere ancora più espansiva quella BCE. Siamo di fronte a passaggi chiave e molto delicati.
Dal punto di vista tecnico il nostro stop loss è stato toccato di fatto allontanando l’ipotesi del rimbalzo ed aprendo le porte ad un retest dei minimi del 2005 in area 1.05. A questo punto diventa probabile uno spostamento del range futuro di movimento del cambio verso il basso. Siamo passati da 1.08 -1.15 ad un più probabile 1.05-1.12.
Grafico 1 – Il nuovo range di EurUsd potrebbe essere compreso tra 1.05 e 1.12.
La storia degli ultimi 5 casi di rialzo dei tassi in America va però nella direzione di un Dollaro che fa segnare il suo apice un mese prima dell’evento (cioè in queste settimane) per poi scendere a distanza di 3 mesi in modo anche considerevole tra il 5% e il 10%. I giochi sono più aperti che mai.
Il secondo grafico ci dice che su base annua EurUsd è ancora in calo del 12% con gli eccessi dei mesi scorsi che stanno gradualmente rientrando ma che ancora appaiono insufficienti per assistere ad una ripartenza solida nella forza del biglietto verde.
Grafico 2 –Su base annua il ribasso di EurUsd appare ancora eccessivo e questa potrebbe frenare al forza.