EurUsd outlook settimanale del 30 Settembre 2024 – La recessione fa bene all’euro

  • Il dibattito di quanto i tassi scenderanno in America nei prossimi mesi rimane aperto. Il mercato sconta addirittura 175 punti base di taglio in 12 mesi, una misura particolarmente aggressiva che significherebbe recessione.
  • Germania e Francia rischiano la recessione e l’Europa intera si interroga su quanto veloce dovrà essere la discesa dei tassi per fronteggiare una imminente contrazione economica. L’euro intanto non perde le posizioni.
  • EurUsd continua a battere sulla zona di resistenza di 1,12 senza però sfondare verso l’alto. Un segnale che manca ancora qualcosa per rendere matura nel mercato la convinzione che la strada futura del dollaro americano sarà quella del ribasso.

L’Europa rallenta, la Cina promette

I dati Pmi tedesco e francese certificano il rallentamento in essere nell’Eurozona. Che continua imperterrito in una Germania che a questo punto rimarrà in recessione anche nel secondo trimestre del 2024. A sorpresa anche la Francia scende in territorio recessivo dopo la “sbornia” olimpica. Una contrazione davvero notevole che riporta l’economia francese sotto la soglia dei canonici 50 punti, ovvero dell’espansione economica.

Per l’intera area Euro i Pmi manifatturieri preliminari scivolano sotto i 45 punti, quelli servizi sono vicinissimi ai 50 punti. Con due delle economie più importanti che stanno andando verso la recessione gli appelli per una maggiore risolutezza della BCE sui tassi di fanno sempre più numerosi. E infatti i rendimenti su tutti i tratti di curva scivolano sempre più in basso. Ma nonostante tutto il mercato continua a puntare sull’euro convinto che l’economia americana abbia bisogno di un taglio nei tassi di 175-200 punti base nei prossimi 12 mesi, una sforbiciata solitamente adottata nei regimi di profonda recessione.
Fino a quando dalla FED non si alzeranno voci realistiche sul prossimo futuro dei tassi (oppure dati macro particolarmente disastrosi) sembra complesso pensare a un EurUsd che sfonda con decisione le resistenze.

Indubbiamente alcune crepe si stanno presentando in America. Ad esempio la fiducia dei consumatori è scivolata sotto quota 100 e le condizioni finanziarie misurate dalla FED di Chicago rimangono rigide.
Ma con una Cina che sembra essere decisa a rispolverare un bazooka monetario e fiscale per rilanciare la crescita, il rischio per la FED e in generale le economie occidentali è quello di vedere venir meno il contributo deflazionistico esportato finora da Pechino. E rincorrere l’inflazione una seconda volta sarebbe molto pericoloso, per questo non escludiamo uno scenario che vedrebbe Powell più prudente nei prossimi meeting di politica monetaria.

Resistenze di 1,12 uno scoglio ancora insormontabile.

EurUsd riprova l’assalto alle resistenze di 1,12 ma ancora una volta la barriera si dimostra particolarmente tosta. Il rapporto di cambio più importante al mondo sta tentanto un’arrampicata apparentemente inspiegabile visto che il differenziale tassi rimane favorevole al dollaro e la crescita economica europea sta scivolando verso la recessione. Ma il mercato sembra continuare a supportare l’idea che il rallentamento americano sarà più forte del previsto e questo implicherebbe un dollaro più debole in futuro. L’ascesa dell’euro comincia però a mostrare qualche segnale di eccesso. Le prime divergenze tra prezzi crescenti ed Rsi discendente lo testimoniano.

EurUsd (grafico daily) – le prime divergenze tra prezzi e oscillatori si affacciano all’orizzonte

La valenza dei livelli compresi tra 1,12 e 1,13 è ben espressa nel grafico che segue. Tutto il movimento ribassista dell’euro qui viene ritracciato per i due terzi, il canonico 61,8% di Fibonacci. Evidente come il mercato di fronte ad una barriera tecnica così rilevante indugia. Indugia perché salire sopra significherebbe un upgrade tecnico notevole che dovrebbe dare motivazioni al mercato che per il dollaro significherebbe fase particolarmente negativa. Condizioni che al momento si faticano a scorgere e che per questo nel breve potrebbero agevole un riprezzamento del dollaro.

EurUsd (grafico weekly) – l’importantaza delle solite resistenze