Spot EurUsd: 1.1150
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1084, 1.1041, 1,0967) Resistenze (1.1459, 1,1495. 1,1711)
Strategia: Long EurUsd
Stop loss: 1.1084
Take profit: 1.1459
Il terzo mese del 2016 sarà fondamentale per le tre Banche Centrali più importanti al mondo. Bce, Fed e Boj rispettivamente dovranno contrastare con mosse concrete e parole rassicuranti tutto il pessimismo che si è scatenato negli ultimi mesi. A questo aggiungiamo anche la Cina, incognita vagante dalla cui Banca Centrale potrebbero sempre sfociare delle sorprese. La Yellen non ha contribuito a schiarire le nubi di credibilità che si stanno concentrando sulla Federal Reserve. Parlare prima di rialzo moderato nei tassi e poi di eventuali tassi negativi da non escludere non fa bene ad un mercato che ha bisogno di certezze. Si guarda anche alla Bce e alle mosse che inevitabilmente Draghi metterà in campo anche per risollevare quel clima di sfiducia che aleggia attorno alle banche europee; le banche europee sono in affanno e non c’è tempo da perdere per mettere di nuovo in sicurezza il sistema finanziario. E’ un momento complicato con un sentiment molto depresso che richiede azioni energiche ed ovviamente questo potrebbe avere dei riflessi importanti sulle valute.
Per quello che riguarda EurUsd è innegabile come lo strappo sopra 1.10 ha spinto il mercato verso il polo di attrazione successivo di 1.15. Prima di andare a vedere cosa potrebbe succedere ad EurUsd riteniamo utile analizzare il Dollar Index. Come si vede dal primo grafico area 100 ha stoppato ogni velleità del biglietto verde alimentando a questo punto aspettative di una formazione “rettangolare” che vedrebbe come base inferiore area 93. Chiaro come il mercato sia alla ricerca di certezze da parte delle politiche monetarie delle banche centrali. Possibile che fino a marzo prevalga perciò una fase non direzionale.
Grafico 1 – Dollar Index in modalità rettangolo con range 93-100.
Il nostro stop and reverse su EurUsd alla rottura della resistenza di 1.10 è stato opportuno ed ora appare ancora più opportuno proteggere il trade fissando uno stop a 1.1084, ovvero il minimo del 8 febbraio dal quale è partita l’onda rialzista. Sappiamo che a 1.1250 le due gambe di rialzo partite a dicembre si equivalgono, ma il mercato ha tentato di andare anche oltre per ora senza successo. L’andamento del Dollar Index sembra suggerire un proseguimento della debolezza del biglietto verde, ma in un mercato così volatile preferiamo evitare di dover subire un ritorno sui propri passi da parte di EurUsd. Rimane comunque ancora assolutamente aperta la possibilità di vedere 1.15/1.17 nel corso delle prossime settimane.
Grafico 2 – avrà EurUsd la forza di allontanarsi definitivamente dalla resistenza di 1.1250?