EurUsd outlook settimanale del 2 Settembre 2024 – Dollaro resiliente

  • Saranno i dati della disoccupazione di questa settimana a tenere banco negli States dopo che la FED ha annunciato l’imminente taglio nei tassi. Il mercato ne prezza almeno tre entro fine anno.
  • Poche le notizie di rilievo da Eurolandia con il mercato che guarda a Francoforte per comprendere quale strada prenderà la politica monetaria per rilanciare l’economia dell’Eurozona dopo che i dati dell’inflazione hanno confermato l’ennesimo rallentamento.
  • EurUsd testa le ultime resistenze oltre le quali ci sarebbe stata un’accelerazione importante verso l’alto. Il biglietto verde ha però reagito bene allontanando per ora il rischio di debacle.

Il mercato è molto ottimista sui tassi

Tra i 75 e i 100 punti base di taglio nei tassi, su questo scommette oggi il mercato per quello che riguarda l’evoluzione del costo del denaro americano entro fine anno.
Saranno ovviamente i dati sul mercato del lavoro di questa settimane e successivamente quelli sull’inflazione a dissipare ogni dubbio circa l’intensità di una mossa che già a settembre prenderà corpo dopo l’annucio di Powell in quel di Jackson Hole.
La fiducia dei consumatori nel frattempo ha mostrato una capacità di recupero notevole arrivando oltre quota 103 punti ad agosto rispetto a 101,9 di luglio. Aumentata la fiducia sia nella componente aspettative che correnti, un segnale che testimonia la tonicità ancora in essere della crescita economica a stelle e strisce. Che infatti nel secondo trimestre è stata rivista verso l’alto al 3% grazie al miglioramento del dato sui consumi personali balzati del 2,9%. Il ciclo economico sta riaccelerando.
L’intensità della prossima mossa, 25 o 50 punti base, sarà determinata dalle nuove buste paga emesse ad agosto che conosceremo in questa settimana. Un valore superiore ai 200 mila lascerebbe pochi dubbi circa la decisione di usare in modo soft le forbici monetarie da parte di Powell.
I mercati azionari ringraziano, quelli obbligazionari pure in quello che appare uno scenario perfetto per prolungare lo stato di grazia degli ultimi mesi.
Ma ormai si comincia anche a ragionare sulla sfida elettorale Trump-Harris che avrà il suo clou fra meno di 50 giorni quando gli americani saranno chiamati a scegliere tra la continuità democratica o il ritorno al passato trumpiano. Un evento che potrebbe generare un po’ di volatilità sui mercati anche valutari sulla base degli esiti dei vari sondaggi che da qui a novembre si moltiplicheranno.
Poche notizie invece quelle arrivata da un Europa che sarà chiamata a ridurre il costo del denaro per rendere meglio gestibili anche le manovre finanziarie dei vari paesi indebitati dell’Eurozona come Italia e Francia. L’inflazione in Eurolandia secondo i dati preliminari di agosto ha rallentato ancora il passo al 2,2% rispetto al 2,6% di luglio. Siamo ai livelli più bassi da luglio 2021 con il dato core ancora lontano dai target BCE al 2,8%.

Il dollaro risponde agli attacchi dell’euro

L’analista tecnico trader ha già individuato il momento nel quale rientrare lungo su EurUsd. Un ritracciamento sulla media mobile a 20 giorni di 1,105 (ci siamo) rappresenta il punto ideale stando alla tecnica dell’ADX, ovvero dell’indicatore di forza per eccellenza del trend bullish, che ha di recente toccato quota 40 punti. Segnale che i tori su EurUsd dominano ancora la scena e che il ritracciamento in corso potrebbe essere una buona finestra per ritentare l’assalto alle resistenze di area 1,12.

EurUsd (grafico daily) – media mobile a 20 giorni primo sostegno importante per EurUsd

L’ipercomprato mensile su EurUsd ancora non si vede ma non siamo lontani da una soglia che in caso di evento farebbe scattare il conto alla rovescia per il top del cambio. L’Rsi in ipercomprato, ovvero sopra la canonica asticella dei 60 punti, in passato non ha quasi mai intercettato un massimo primario, ma è stato un eccellente anticipatore di una fase meno direzionale che da lì a pochi mesi avrebbe formalizzato un massimo destinato a durare a lungo proseguendo nel bear market esistente dalla crisi del 2008.

EurUsd (grafico monthly) – il rialzo non è ancora terminato secondo l’RSI
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