La Banca Centrale Svizzera vende Euro

La Banca Centrale Svizzera vende Euro

Spot EurUsd: 1.1560

Scala temporale settimanale: Supporti (1.1459, 1.1200, 1.0763) Resistenze (1.1840, 1.2045, 1.2190)

Strategia: Short EurUsd con stop and reverse a 1.12. In alternativa long EurUsd sopra 1.1840 target 1.2190.

Il Dietrofront della Svizzera aumenta la Pressione sull’Euro

A pochi giorni dall’ormai attesissimo meeting della BCE del 22 gennaio in cui dovrebbe essere annunciato il Quantitative Easing e dalle elezioni politiche greche del 25 gennaio, ci ha pensato la Banca Centrale svizzera a destabilizzare il mondo valutario con un taglio a sorpresa dei tassi al -0,75%, ma soprattutto con la rimozione del floor di 1.20 dal cambio EurChf. L’eccessivo rischio al quale stavano andando incontro le riserve valutarie svizzere espresso in Euro, gonfiate negli ultimi anni da acquisto di valuta europea contro vendita di valuta elvetica per mantenere quest’ultima sopra 1.20, ha convinto la Swiss National Bank a mollare la presa scatenando tutti gli stop loss posizionati sotto il floor con conseguente panico sui mercati valutari. EurChf ha raggiunto 0.78 mettendo in seria difficoltà alcuni tra i primari broker sul forex che si sono ritrovati a corto di liquidità. La mancanza di un compratore “di peso” come la Svizzera, ha buttato giù anche l’Euro che dalla settimana prossima potrà contare sulle mani della Bce in qualità di acquirente di ultima istanza per i titoli di stato domestici.

Violato il Supporto di 1.1637 si Punta a 1.12

Come indicato nell’analisi giornaliera della settimana scorsa il Parabolic SAR stava tenendo compresse le quotazioni al di sotto delle resistenze di breve periodo e non stavano emergendo tra gli oscillatori delle indicazioni utili per un’inversione di tendenza e così è stato. Violato in chiusura di settimana il supporto di 1.1637 (minimo di novembre 2005), il mercato potrebbe puntare direttamente a quel 1.12 che rappresenta il 61.8% di ritracciamento di Fibonacci dell’intero bull market di EurUsd in essere dal 2000. Considerando che in passato il cambio ha indugiato in ben 3 occasioni (2008, 2010 e 2012) sul 50% di ritracciamento di Fibonacci non è improbabile pensare al livello di 1.12 come ad una soglia tecnica che potrebbe arginare il pessimismo dilagante che serpeggia attorno all’Euro.

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Le Resistenze oltre le quali scatterà l’inversione di Tendenza

Vista la forte tensione che circonda la moneta unica europea e la marcata esposizione degli hedge fund al lato short di Euro sul mercato dei futures, riteniamo però doveroso capire quali saranno i livelli di resistenza che, in caso di superamento, porteranno ad un rimbalzo verso l’alto di EurUsd.

Certamente il Parabolic SAR, il cui valore si è abbassato a 1.1840, assieme da quella media mobile a 10 giorni di 1.1788 che sta guidando questo ultimo segmento di ribasso con grande precisione, rappresentano due indicatori da monitorare. Solo al superamento di queste soglie di resistenza EurUsd potrà essere libero di salire fino a quella zona di 1.22 dove è posizionata la media mobile a 50 giorni nonché minimo del 8 dicembre.

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